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Progetto Assi Culturali – Presentate Le Linea Guida Il Presidio Pedagogico Del CFP Rinnovato

Progetto Assi Culturali – Presentate le Linea Guida il Presidio Pedagogico del CFP rinnovato

Il 20 maggio scorso si è svolto l’ultimo incontro programmato del Presidio Pedagogico prima della pausa estiva.

Il Prof. Dario Nicoli ha presentato la proposta di Linea Guida anche alla luce delle visite svolte presso i CFP pilota del progetto, precisando che si tratta di un documento aperto alle osservazioni e riflessioni che dovesse suscitare nel gruppo. Durante le visite – ha puntualizzato- è emerso il legame strettissimo tra Presidio Pedagogico e questione organizzativa così come, pur in presenza di modelli differenti, anche una armoniosa convergenza educativa.

Il Prof. Nicoli ha relazionato l’esistenza di una “sfida esistenziale” di fronte a quella che viene percepita come emergenza nella dimensione educativa. Emergenza che si somma alle altre, da qui la metafora del principio educativo “vaso di coccio tra i vasi di ferro”. Sfida esistenziale che richiede una guida pedagogica adeguata.

Durante le visite ai Centri sono emerse rilevanti convergenze tra le quali l’inclusione come strategia di personalizzazione, l’alleanza con le Aziende sul progetto formativo comune, l’ingaggio sfidante e motivante per lo studente, il team work tra pari, la funzione strategica delle Direzioni nella determinazione del tono educativo e per l’avveramento della promessa del carisma. Nelle varie realtà il Servizio pedagogico è nato in risposta all’aumento dei ragazzi certificati iscritti anche se l’obiettivo di personalizzazione del curricolo è stato inteso per tutti gli studenti. Tra le prerogative dei Servizio Pedagogico, illustrate dal prof Dario Nicoli, ricordiamo innanzitutto l’attenzione nel preservare l’identità del Centro, nel creare un senso di  appartenenza, nel sovrintendere lo spirito educativo accompagnando ciascun allievo al successo formativo scoprendone i talenti e rafforzandone le fragilità.

Il prof. Nicoli ha evidenziato anche l’importanza di uscire dalla cultura dell’emergenza, di curare con attenzione la selezione del personale, di evitare la frammentazione degli incarichi, di progettare percorsi adatti ad orari flessibili lasciando spazio anche a necessari momenti informali e di pausa. In conclusione è stato raccomandato di trovare un linguaggio appropriato ed evocativo per superare lo stereotipo della IeFP come scuola di serie B.

Ha poi preso la parola il Prof. Arduino Salatin con un intervento teso a sottolineare l’importanza di aver raggiunto la consapevolezza del nesso tra approccio educativo e conseguenze organizzative pur in presenza di evidenti vincoli. Il vincolo dei soggetti finanziatori può però diventare uno stimolo a cercare nuove strade, così come è già avvenuto in alcune Regioni. Il vincolo contrattuale, invece, potrebbe evolvere in una flessibilizzazione dei profili orientata al superamento del modello scolastico tradizionale.

Il Prof. Salatin ha ricordato che da qui al 2032 si stima avremo un milione quattrocentomila studenti in meno; pertanto questa è l’occasione per operare una scelta decisiva: assistere inerti al declino della IeFP oppure cogliere la sfida per fare meglio, trovando una strada convergente per trasformare un nuovo approccio educativo in nuova realtà organizzativa.

Rilevante anche l’intervento finale di Don Mario Tonini del CNOS-FAP che ha posto l’accento anche sulla difficoltà della formazione formatori alla luce della attuale dicotomia tra formatori stabilizzati e occasionali e dell’urgenza di riportare sui tavoli istituzionali l’attenzione sui LEP tanto in termini di parametri che di servizi.

Il Prof. Nicoli ha, in conclusione, ricordato a tutti che la Guida risponde ad una logica emendativa e propositiva; pertanto si attendono nuovi spunti e riflessioni dopo un’accurata e attenta lettura.
Si è accennato anche ai prossimi appuntamenti in cantiere a partire dall’autunno 2022 e fino al 2023: un approfondimento con i Direttori e due Convegni di approfondimento e diffusione dei risultati.

Tutti i partner del progetto si sentono incoraggiati in questo percorso dalle parole pronunciate dal Santo Padre Francesco in occasione del convegno “Linee di sviluppo del patto educativo globale” del 1° giugno che vi invitiamo a leggere.

Il Santo Padre ha ribadito che le crisi sono opportunità per crescere e che l’educazione alla crisi può diventare un Kairòs, ovvero un tempo di salvezza, non dunque un Krònos, tempo che scorre privo di significati. Papa Francesco mette in guardia dal pericolo della moda dell’“indietrismo” che impedisce di attingere alle tradizioni per andare oltre, verso un “nuovo umanesimo”.

In queste parole rivediamo il senso del nostro movimento culturale che partendo dai carismi originari degli Enti promotori si protrae in avanti, verso un nuovo canone formativo rispettoso delle fragilità, della dignità, della cultura; in una sola parola della centralità della persona, accompagnando i giovani verso il loro futuro.